Educazione Ambientale
Oggi è cambiato il significato da attribuire al termine ambiente. Esso viene concepito come contesto spaziale nel quale la vicenda delle collettività umane si manifesta e si trasforma nel procedere della storia. Questo contesto non si riferisce solo al campo dei fenomeni fisici e naturali che contraddistinguono l’ambiente naturale, ma si riferisce anche alla manifestazione dei modi con cui l’uomo si rapporta all’ambiente, strutturando il territorio (ambiente costruito) e vivendo in esso fenomeni personali e sociali (ambiente sociale).
Ecco allora che gli scopi fondamentali dell’educazione ambientale diventano quelli di sviluppare la conoscenza e le azioni dell’uomo, in modo tale che egli riesca ad analizzare i vari aspetti del contesto spaziale, ne conosca le caratteristiche, comprenda sempre più profondamente i modi attraverso i quali salvaguardare e sviluppare le risorse di varia natura presenti in esso.
L’iniziativa educativa in questi ultimi anni si è fatta sempre più massiccia. Occorre ricordare al riguardo le campagne per le raccolte differenziate dei rifiuti, i cittadini che adottano monumenti o opere d’arte, i piani regolatori delle città che cominciano a porsi i problemi della vivibilità e del recupero dei centri urbani e non solo dello sviluppo quantitativo legato al profitto, l’integrazione dei disabili, l’accoglienza degli immigrati, etc.
Il concetto di educazione ambientale si evolve allora verso la concezione di educazione allo sviluppo sostenibile.
Possiamo senza dubbio affermare che l’educazione ambientale partecipa all’impegno di tutta la società per costruire uno sviluppo che apporti il più alto livello di benessere possibile a tutti gli esseri umani, ma che sia compatibile con le risorse a disposizione, e che soprattutto non le tolga a chi verrà dopo e forse anche al nostro futuro.
Questa idea deve guidare l’agire quotidiano degli amministratori, delle forze produttive, delle associazioni, del mondo della scuola, di tutti i cittadini di tutte le età.
Per questo l’educazione ambientale non può essere una nuova materia d’insegnamento, non può essere circoscritta al solo tempo scolastico, ma deve contribuire a “ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio”. (art. 7 della Carta dei Principi dell’educazione ambientale approvata al convegno di Fiuggi il 24 Aprile 1997).
tratto da: Educazione Ambientale in Toscana: Guida alle risorse educative del territorio
Piedi in Cammino va a scuola!
Negli ultimi anni Piedi in Cammino APS ha cercato di coinvolgere le scuole di vario ordine e grado nell’attività escursionistiche elaborando un progetto dal titolo “Piedi Cammino va a Scuola”.
Basandoci sulle nostre competenze (Guide GAE abilitate) l’offerta varia da laboratori didattici da svolgere in aula a vere e proprie escursioni sul territorio del Monte Pisano e del Litorale. L’Associazione Piedi in Cammino opera da anni sul territorio pisano e sarà felice di poter trovare la soluzione più adatta per la classe. Le proposte possono essere ampliate e riviste in accordo con i docenti per rispondere meglio alle esigenze formative!
Attività 2017/2023
– Classi quinte delle scuole primarie Istituto Saffi (Pontedera): Itinerario escursionistico nella Tenuta di Tombolo (giro e gioco sulla flora della Tenuta, la macchia mediterranea) e laboratorio in aula per elaborazione di un cartellone illustrativo;
– Classi terze primaria Istituto Gereschi (Madonna dell’Acqua): laboratorio sulle rocce (proiezione di una presentazione e osservazione di rocce, minerali e fossili)
– Classi prime secondaria I grado Niccolò Pisano (Marina di Pisa): Itinerario escursionistico nella Tenuta di Tombolo (osservazione dell’ambiente del litorale)