N. | Mappa | Denominazione e descrizione | Avvisi |
105 | | “LA LECCIAIA” RIPAFRATTA – LA LECCIAIA – VALICO DELLA ROMAGNA – SACRARIO Dalla piazzetta di Ripafratta si sale per Via Silvestro Lega. Sono in vista la Torre Niccolai e la Centino, mentre dall’Oltreserchio svetta la Torre Segata. Toccato appena lo -00- proveniente dalla Rocca di San Paolino, si sale per bosco a una carrareccia. Per essa e poi traversando per sentiero i pendii meridionali del selvatico Monte Maggiore si giunge alla località la Lecciaia, indi al valico della Romagna, m 344, dove un Sacrario ricorda numerosi partigiani caduti. Dislivello 350 m. Tempo di percorrenza ore 1.30. | |
107 | | DA PUGNANO AL VALICO DELLA ROMAGNA Lungo il muro di confine di Villa Roncioni in Pugnano una stretta carrozzabile, lasciata a sinistra la chiesa del Monastero dei SS. Paolo e Stefano, sale a risvolte per infine biforcarsi: a destra la Casetta delle Selve, a sinistra Casa Civitonia. Appena a destra del bivio, un sentieretto si arrampica verso sinistra e poi traversa a destra a raggiungere il crinale del Monte Tondo, per il quale sale in località la Lecciaia, innestandosi sul sentiero 105. Con questo si va al vicino Colle della Romagna, m 344, dove sorge il Sacrario ai caduti dell’ultima guerra. Dislivello 330 m. Tempo di percorrenza ore 1.15. | Alberi caduti durante l’avvicinamento al sentiero n. 105 |
109 | | “CHIESINO DI MONTE” DA MOLINA DI QUOSA ALLE CROCI DI VACCOLI Dal centro di Molina di Quosa, la vecchia Via dei Mulini sale stretta e ripida, molto pittoresca, raggiungendo in Loc. Ciapino la più recente “Strada panoramica”, che si segue per poco più di 1 km incontrando “il Chiesino”. Al tornante di fondovalle si imbocca un sentiero che risale sulla sinistra orografica una valletta boscosa raggiungendo, allo spartiacque, le “Croci di Vaccoli”, dove si innesta sullo -00-. Dislivello 350 m, tempo di percorrenza ore 1.30. | Alberi caduti sul sentiero con difficoltà di passaggio |
113 | | SENTIERO DEI MINATORI Prende il nome dalle numerose cave che fornirono materiali da costruzione nei secoli scorsi. Da San Giuliano Terme il sentiero costeggia, inerpicandosi, un’antica cava di marmo e in breve raggiunge il crinale e da qui il Valico “Le Croci”, sullo -00-. Lunghezza km 2.2, dislivello m. 200, tempo di percorrenza ore 1. | CHIUSO (Percorso in fase di ripristino) |
115 | | ANELLO DI SAN GIULIANO TERME Ha inizio e fine dal piazzale delle Terme. Passata la salita del Municipio, si sale direttamente al Passo di Dante per la mulattiera storica. Traversando per terreno carsico completamente aperto, si va ai ruderi della Villa Bosniaski, localmente conosciuta come Casa del Polacco (estroso intellettuale polacco, alla fine del XIX sec. si costruì questa villa, su un promontorio affacciato verso la pianura pisana e su cui rimangano pochi ma superbi alberi residui). Sulla cima del sovrastante Castellare, scavi di fortificazioni etrusche e longobarde e poco sotto, le Buche Tane o delle Fate, sulla volta (pericolo!) di un profondo abisso. Dalla Villa per ameno sentiero si scende a un oliveto che prelude San Giuliano Terme. Lunghezza km 5, dislivello sui 200 m, tempo di percorrenza circa 2 ore. Nota: La carrareccia per la Casa del Polacco proviene dalla località Valle di Asciano: vi si incontra il Centro Visite Monte Castellare con annessa Foresteria. | |
117 | | “MIRTETO” CASTELLARE – CASTAGNO – MIRTETO – FOCE PENNECCHIO – CAMPO DI CROCE Inizia in Loc. Asciano Valle sulla via che va alla Casa del Polacco, porta d’ingresso all’ANPIL Monte Castellare. Sono presenti oltre al Centro Parco e Foresteria per l’accoglienza degli escursionisti, un piccolo Orto Botanico dedicato alle piante aromatiche del Monte Pisano “Il Giardino dei Profumi”. Si sale al valico del Castagno e si traversa lungamente a destra verso Mirteto, antico borgo di comunità religiosa ormai diroccato compresa una chiesetta romanica risalente al XI sec. (da tempo se ne auspica il riassetto). Si prosegue oltre la chiesa fino alla sorgente detta “Scarpa d’Orlando”, una fra le più antiche polle che sia stata incanalata. Più in alto si passa ai castagni e faticosamente si attinge la Foce di Pennecchio. Si prosegue per la Via Tobler fino a Campo di Croce. Il percorso è lungo circa 7 km, con un dislivello di circa 600 m, compresi alcuni piccoli saliscendi. Tempo di percorrenza ore 3.15. | |
119 | | “VALLE DELLE FONTI” DA ASCIANO ALLA SCARPA D’ORLANDO Dalla Chiesa di Asciano si va verso destra alla Villa Borri e alla Loc. Il Prato fino a raggiungere l’ingresso all’ANPIL Valle delle Fonti dove si incontra una Foresteria per l’accoglienza degli escursionisti (nei pressi resti di antica via lastricata). Il sentiero corre ora sulla volta in mattoni della vecchia condotta, fino al rinascimentale Cisternone dell’Acquedotto Mediceo (A sinistra, ponticello e sentiero per l’insediamento di Mirteto risalente al XI sec.). Da qui si dirama l’itinerario n. 121. Si prosegue nel fondovalle incontrando i numerosi “bottinelli” per la captazione delle acque e poi, traversato il rio, lungo la conduttura dell’acquedotto per ripido sentiero tra lecci e pini, fino a raggiungere la sorgente detta “Scarpa d’Orlando”, una fra le più antiche polle che sia stata incanalata. Dislivello 300 m, tempo di percorrenza ore 1.15. | |
121 | | “MIRTETO”, DA ASCIANO AL PASSO DELLA CONSERVA
Questo breve itinerario sale direttamente dal Cisternone dell’Acquedotto Mediceo di Asciano, m 132 slm (sull’it.119) a Mirteto , m 282 (dove incrocia l’it.117) e al Passo della Conserva, m 588, dove si innesta sullo 0-0. Santa Maria di Mirteto, sede di antica comunità religiosa, consiste di poche case all’intorno di una chiesetta romanica. Nell’estate 1944, essendo il fronte bellico attestato sull’Arno, il sito brulicava di sfollati da Pisa; purtroppo in seguito fu lasciato a sé e del tutto saccheggiato. Al disopra di Mirteto il sentiero si fa erto (anche scivoloso) e per bosco punta direttamente al Passo della Conserva. Lunghezza 2 km, dislivello 430 m, tempo di percorrenza 1.20. | |
123 | | “LA COSTIA” LA POLLA – LA COSTIA – FOCE PENNECCHIO – VALICO DELLA CONSERVA Da Agnano paese si va con l’it. 125 fino al tornante sulla destra orografica della Valle della Polla. Si prosegue pressoché in orizzontale per più di un km fino ad affacciarsi su Asciano. Un sentiero nella macchia segue ora tutto il lungo crinale detto la Costia e a Foce Pennecchio va a incrociare l’It. 117 (ruderi di Casa della Guardia). Traversando in leggera salita tutto il versante SO del Monte Faeta, ci si va ad innestare sullo 0-0 alla Foce della Conserva. Lunghezza (da Agnano) 6 km scarsi, con dislivello di 500 m. Tempo di percorrenza 2.45. | |
125 | | AGNANO – TERMINETTO – FOCE DI CALCI Da Agnano si sale tra oliveti fino a raggiungere l’ombrosa Valle della Polla verso la Fontanaccia e dopo un tornante ci si porta a destra ad aggirare la sporgenza del Terminetto, oltre il quale si trova e si incrocia la Via Tobler. Infine alla soprastante Foce di Calci. Ad Agnano inizia la Via Tobler, carrozzabile privata, che un tempo era l’unica che portasse ai più alti valichi del Monte Pisano. Il percorso a piedi o in bici è molto piacevole, con squarci altamente panoramici. Essa si affaccia dapprima sulla conca di Calci, poi va ad accostarsi allo -00- verso la Conserva e, invertendo di nuovo direzione, si riporta sullo -00- a Campo di Croce. Fin qui km 6.2. Prosegue poi sul versante lucchese verso Santallago e Bisantola. | |